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MODA AI 14 Autunno Inverno 2013/14 – DOLCE & GABBANA UOMO

DA WILLYNA.ALTERVISTA

 

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Autunno Inverno 2013/14

Dolce & Gabbana

Dalla sfilata milanese Dolce & Gabbana ho estrapolato tre fra i modelli più rappresentativi secondo il mio parere e posso aggiungere fra i peggiori.

Da sempre fanaticamente legata ai due stilisti a me vicini come stile e origine, ho sempre apprezzato la loro capacità di coniugare storia e avanguardia, voglia di ricerca e innovazione senza mai perdere di vista il loro stile di esordio, la loro sicilianità, la loro capacità di esaltare la virilità maschile rendendola sensuale all’inverosimile. Ma comincio a ricredermi sulla loro eccellenza. Sono propensa a credere che siano un po’ stanchi, forse le vicende giudiziarie in cui si sono trovati coinvolti e il disappunto di parecchi loro followers li ha in qualche modo fatti “uscire di strada”.  Già la collezione dello scorso autunno ha secondo me visto una forte decadenza stilistica, quest’anno mi permetto addirittura di bocciare la loro collezione in sfilata.

La trovo pacchiana, poco ricercata, in certo qual modo noiosamente fastidiosa. Devo ammettere che volumi, proporzioni e tagli sono innovativi ma dovranno lavorare molto sulla lavorazione dei tessuti. E dove è finito il taglio sartoriale, l’eleganza sensuale e virile, la sfrontatezza innovativa? Tutto affidato a stampe dissacranti e ricami barocchi esagerati, troppo esagerati e davvero ineleganti.

Sicilianità innovativa? Pare più involgarita semmai.

So che attirerò le ire e le critiche di molti ma concludo bocciando totalmente la collezione. L’eccellenza italiana è stata davvero offesa stavolta.

Meglio per la collezione femminile ma ne parleremo in seguito.

Vedi la sfilata sul sito ufficiale DOLCE & GABBANA

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Haute Couture, Alta Moda a Roma – Tony Ward

TONY WARD

Autunno Inverno 2011 / 2012

Quando parliamo di Alta Moda parliamo di lusso e abiti unici. La prima sfilata  di Alta Moda venne organizzata a Firenze nel lontano 1951 da Giovanni Battista Giorgini in Villa Torrigiani  e a Palazzo Pitti. Il Made in Italy proponeva abiti lussuosi e unici concorrenziali rispetto a Parigi. Adesso l’ Haute Couture a Roma ospita nomi eccellenti da Gattinoni a Raffaella Curiel o Renato Balestra. Fra i tanti voglio dare spazio a Tony Ward, stilista sarto libanese, conosciuto per i meravigliosi abiti da sposa e per la sua generosità. Nel 2009 destinò il ricavato di un suo abito da sposa gioiello ad associazioni che si occupano di aiutare le donne vittime di violenze. Un abito gioiello, risultato di mille ore di lavoro, 150 metri di seta interamente cuciti a mano, impreziosito da cristalli Swarovsky. La collezione di questo inverno presenta abiti elegantissimi, ispirazione anni Sessanta quando le donne erano davvero eleganti, uno stile che si rifà alle  dive hollywoodiane con infiltrazioni orientaleggianti, materiali preziosissimi, non solo seta e chiffon ma oro e argneto, colori dal bianco purissimo, al celeste, al rosso acceso o bordeaux. Pizzi, cristalli Swarovsky, tulle e drappeggi intriganti. Lunghissimi con spacchi vertiginosi e strategici. Una collezione dedicata ad una donna moderna ma elegantemente sensuale.  Soprattutto dedicata alle donne più ricche del mondo.

L’ultimo abito a destra, l’ultimo abito a sfilare, un superbo abito da sposa!